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ven28Giu2024mer03Lug2024Siena
IL DRAPPELLONE DI GASPARRO DEDICATO ALLA MADONNA DI PROVENZANO
il Drappellone del Palio del 2 luglio 2024, dedicato alla Madonna di Provenzano e realizzato da Giovanni Gasparro, con una particolare menzione agli ottanta anni dalla Liberazione di Siena avvenuta il 3 luglio del 1944. Dopo lo squillo delle chiarine di Palazzo e l’introduzione del Sindaco di Siena Nicoletta Fabio, è stato il direttore dei Musei nazionali di Siena Axel Hémery a illustrare l’opera che andrà ad arricchire il museo della Contrada vincitrice della Carriera del 2 luglio, quindi è stata la volta dello stesso artista Giovanni Gasparro.
L’opera. Il Drappellone omaggia in una valenza cromatica estremamente chiara, accentuandone l’afflato mistico e trascendente, la figura della Vergine. Il bianco azzurro del velo è il suo colore canonico simbolo di purezza. A contrasto, gli stemmi in basso e la figura del paggio, con tonalità più scure che riconducono alla dimensione mondana. Gasparro ha dipinto la Vergine nel registro superiore dell’opera, in una gloria di angeli, coronata come nell’effige venerata nell’insigne Collegiata di Santa Maria in Provenzano e guarda, con un mano posta sul petto, verso il basso, ovvero verso i fedeli e la verso la città di Siena, riunita per il Palio. Uno degli angeli regge un ferro di cavallo dorato, allusione alla corsa in Piazza del Campo. Nel registro inferiore del Drappellone trovano spazio gli stemmi dei tre Terzi della città, ovvero Terzo di San Martino, Terzo di Camollia e Terzo di Città. Un lembo del velo azzurro della Madonna di Provenzano, calato dal cielo, diventa esso stesso la seta con cui è forgiato il Drappellone, sorretto da un’asta anch’essa dorata, protraendosi verso il basso, per tutta l’estensione del Cencio. Il velo della Madonna è diventato il Drappellone. Un paggio, vestito con l’abito tradizionale nero e bianco, copricapo e Balzana sul petto, porta il Palio e si sporge discostando leggermente il velo/Drappellone, amplificando lo sdoppiamento tra reale ed irreale con cui è concepita l’immagine. Gli stemmi delle dieci Contrade che corrono il Palio di luglio sono dipinti ad altezza mediana, sul finto Drappellone azzurro, simulando un ricamo a filo d’oro. L’oro è attribuito al divino, le Contrade risultano così investite, idealmente, dalla benedizione della Vergine. Lo stesso oro raffigurante gli stemmi delle Contrade è quello utilizzato, nella banda di seta in cima al Drappellone, per celebrare gli ottanta anni dalla Liberazione di Siena avvenuta il 3 luglio 1944.