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  • ven
    14
    Dic
    2018
    dom
    05
    Mag
    2019

    Dürer, Altdorfer e i maestri nordici dalla Collezione Spannocchi di Siena

    Siena Santa Maria della Scala

    Dürer, Altdorfer e i maestri nordici dalla Collezione Spannocchi di Siena
    14 dicembre 2018 - 5 maggio 2019

    Santa Maria della Scala, piazza del Duomo

    La mostra Dürer, Altdorfer e i maestri nordici dalla Collezione Spannocchi di Siena riunisce opere della Pinacoteca Nazionale di Siena, del Museo Civico di Siena e delle Gallerie degli Uffizi provenienti dalla collezione Spannocchi.

    Il tema conduttore della mostra - ospitata al Santa Maria della Scala fino al 5 maggio 2019 - è la pittura nordica, ben documentata nella collezione settecentesca.

    La Collezione Spannocchi nasce nel 1774 dal matrimonio tra Caterina Piccolomini di Modanella e Giuseppe Spannocchi, membri di due famiglie senesi di antica nobiltà. Agli oggetti d’arte già presenti nelle sale del palazzo dello sposo, vicino alla basilica di San Domenico, andarono ad unirsi quelli portati in dote dalla giovane Piccolomini, molti dei quali provenivano dal Palazzo Ducale di Mantova, saccheggiato nel 1630 durante la Guerra dei Trent’anni, mentre altri erano giunti in città da Trento agli inizi del Settecento. Quella che si andò a creare in occasione di quest’unione matrimoniale era una collezione eccezionale per qualità e varietà, registrata con precisione nello stesso 1774 dall’abate Giovan Girolamo Carli, nel manoscritto intitolato Indice dei quadri esistenti in casa Spannocchi da S. Domenico.

    Nel 1835 gli eredi della coppia donarono alla Comunità Civica di Siena la quadreria di famiglia, che fu sistemata presso l’Istituto di Belle Arti, fino ad arrivare, agli inizi del Novecento, alla divisione della Collezione fra l'attuale Pinacoteca Nazionale e il Museo Civico di Siena. L’intento della mostra è di presentare una selezione di opere fra i numerosi “Quadri da stanza” di questa importante collezione, focalizzando l'attenzione sulla pittura nordica.

    Le opere esposte, provenienti dalla Pinacoteca Nazionale e dal Museo Civico di Siena, documentano svariati generi, in particolare scene sacre, ritratti, scene mitologiche, nature vive e morte, 'bambocciate', cacce, vedute e utopie. Tra i numerosi maestri d'oltralpe spiccano i nomi di Dürer e Altdorfer, quest'ultimo presente grazie al prestito delle due tavole, già in Collezione Spannocchi a Siena, con il Congedo e Martirio di San Floriano dalle Gallerie degli Uffizi. Chiudono l'esposizione due opere volutamente associate e richiamate dal titolo della mostra, Veduta di città ideale di Paul Vredeman de Vries e l'ardita Torre di Babele di notevole interesse iconografico.

    Fra i dipinti più importanti, preziosa risulta la tela di Albrecht Durer con il mirabile San Girolamo, firmato e datato 1514, l’elegante Lucrezia di pittore legato alla cerchia di Lucas Cranach, La decapitazione del Battista, attribuita ad un artista tedesco collaboratore di Altdorfer.